Il quadretto è ormai chiaro: adolescenti sempre più soli all’interno del nucleo familiare ma sempre più connessi col mondo esterno. E il cattivo esempio lo hanno appreso proprio dai genitori che non riescono a staccarsi dalla Rete nemmeno fra le mura domestiche.
Il Web ha rivoluzionato il nostro agire quotidiano, sostengono i sociologi, un punto di vista più originale è invece quello del premio nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa, per il quale saremmo diventati un popolo di scimmie: con internet, addio alla grammatica, se scrivi in quel modo, parli in quel modo, se parli in quel modo, pensi in quel modo. Se pensi in quel modo, pensi come una scimmia.
A questo punto però è giusto sottolineare che Internet, anche in mano agli adolescenti può essere uno strumento costruttivo, l’importante è che Scuola e Famiglia aiutino i ragazzi ad usarlo nel modo corretto, a non isolarsi, come sostiene Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia alla Sapienza che si augura che la tecnologia possa diventare un momento di condivisione, di unione, di incontro intergenerazionale.